Dichiarazione sul trattamento dei dati personali nel contesto dell’epidemia di COVID-19

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Il Comitato europeo per la protezione dei dati ha adottato, in data 19 marzo 2020, la “Dichiarazione sul trattamento dei dati personali nel contesto dell’epidemia di COVID-19”.

Fermo restando che le misure per contenere e attenuare il COVID-19 possono comportare il trattamento di diverse tipologie di dati personali, il Comitato europeo per la protezione dei dati comunque sottolinea che occorre sempre garantire la protezione dei dati personali degli interessati.

L’emergenza è una condizione giuridica che può legittimare limitazioni delle libertà, a condizione che tali limitazioni siano proporzionate e confinate al periodo di emergenza

In particolare, con riferimento al contesto lavorativo:

  • Un datore di lavoro può chiedere ai visitatori o ai dipendenti di fornire informazioni sanitarie specifiche nel contesto del COVID-19?
    Nel caso di specie, è particolarmente pertinente l’applicazione dei principi di proporzionalità e di minimizzazione dei dati. Il datore di lavoro dovrebbe chiedere informazioni sanitarie soltanto nella misura consentita dal diritto nazionale.
  • Il datore di lavoro è autorizzato a effettuare controlli medici sui dipendenti?
    La risposta dipende dalle leggi nazionali in materia di lavoro o di salute e sicurezza. I datori di lavoro dovrebbero accedere ai dati sanitari e trattarli solo se ciò sia previsto dalle rispettive norme nazionali.
  • Il datore di lavoro può informare colleghi o soggetti esterni del fatto che un dipendente è affetto dal COVID-19?
    I datori di lavoro dovrebbero informare il personale sui casi di COVID-19 e adottare misure di protezione, ma non dovrebbero comunicare più informazioni del necessario. Qualora occorra indicare il nome del dipendente o dei dipendenti che hanno contratto il virus (ad esempio, in un contesto di prevenzione) e il diritto nazionale lo consenta, i dipendenti interessati ne sono informati in anticipo tutelando la loro dignità e integrità.
  • Quali informazioni trattate nel contesto del COVID-19 possono essere ottenute dai datori di lavoro?
    I datori di lavoro possono ottenere informazioni personali nella misura necessaria ad adempiere ai loro obblighi e a organizzare le attività lavorative, conformemente alla legislazione nazionale.

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